NASCE UN COMITATO DI CITTADINI E ASSOCIAZIONI PER LA RINASCITA DEL PARCO DEL PIONTA

Si è svolto recentemente un incontro tra cittadini e varie associazioni aretine interessati alla situazione in cui si trova il parco del Pionta, accomunati dalla preoccupazione per lo stato di degrado ma anche dalla volontà di operare per la rinascita del Pionta.Il Pionta, oggetto quasi quotidianamente di attenzione per episodi di microcriminalità, presenta altre criticità: aree ancora caratterizzate da abbandono e degrado, presenza di edifici pericolanti, eccesso di automobili non autorizzate,  in un’area segnata dal  frazionamento delle proprietà tra Comune, Asl (Regione) e Università che non agevola le scelte di recupero.E’ stato rilevato come gli unici interventi strutturali realizzati negli ultimi anni sono quelli relativi alla pista ciclabile e alla nuova illuminazione su una parte del parco, azioni che finalmente attuano le scelte già finanziate nell’ accordo di programma sottoscritto nel 2014 tra Comune/Asl/Università. Recentemente si è persa l’occasione da parte del Comune di inserire un “progetto Pionta” complessivo nel bando nazionale per le aree periferiche e degradate che avrebbe consentito un recupero generale. Il Pionta, di contro, è un’area di grande valore paesaggistico, storico, archeologico, culturale, con notevoli potenzialità per la sua ampiezza, collocazione nel centro cittadino, cerniera tra stazione e quartieri di Saione e Pescaiola, con  rilevanti funzioni pubbliche, sanitarie, di formazione e rappresenta un’opportunità per i cittadini di Arezzo, per il tempo libero, per attività culturali, sportive, aggregative, ecc. Per la rinascita e riqualificazione del Pionta era previsto  un coordinamento forte tra gli enti pubblici con la regia da parte del Comune.  Di fronte alla sostanziale inattività,  i cittadini e associazioni interessati si sono uniti per dar vita ad un comitato che si impegna a lavorare per costruire un progetto unitario e complessivo di rigenerazione urbana,  centrato sulla riqualificazione fisica  (interventi strutturali su edifici, manutenzione costante del verde, inserimento arredi, panchine, illuminazione da implementare in varie aree, dotazione di attrezzi per attività sportive, ecc..) e sulla rivitalizzazione con attività e iniziative di vario genere (culturale, sportivo, sociale, di svago, ecc.), per riportare nel parco una forte e diffusa frequentazione di persone, con l’utilizzo delle varie aree destinate a diverse funzioni (didattiche, culturali, sanitarie, sportive). Un impegno dunque  che mira a coinvolgere le forze sociali attive del territorio e a sviluppare un serrato confronto con gli enti pubblici coinvolti.

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